Sapete qual’è la città del mondo in cui potete incontrare personalmente Gesù? Sapete dove dovete andare per fare un’esperienza cristiana che vi cambia la vita? Se state pensando a Gerusalemme miei cari vi sbagliate, perché la città più santa e cristiana di tutte è…Orlando in Florida! Ma come, Orlando è famosa per i parchi divertimento, per Disneyworld e gli Universal Studios, ci siamo persi qualcosa?
Beh sapevate che da qualche anno anche i credenti hanno ad Orlando il loro parco tematico rigorosamente cristiano: “Holy Land Experience”? Un nuovo mega parco che attrae i pellegrinaggi dei cristiani del 21 secolo, anche se certamente l’intento nella realizzazione è anche avvicinare i non credenti alla Bibbia. E’ una specie di Gardaland dove invece di trovare le montagne russe, le avventure dei Corsari, la Valle dei Re dove si entra al suono delle parole dantesche “lasciate ogni speranza voi che entrate”, si entra accolti da discepoli in costumi dell’epoca che ti chiedono se “sei nato di nuovo”.
Tutti i teatranti sono in costume tipico del tempo di Gesù, perfino i negozietti di souvenir e i ristoranti sono rigorosamente in stile biblico rievocando le atmosfere della Gerusalemme ai tempi di Cristo. Si può visitare il tempio di Erode, entrare nel Tabernacolo di Mosè o nel sepolcro vuoto di Gesù, farsi un giro nel mercato di Gerusalemme. Poi c’è l’interessante “Scriptorium” dove si ripercorre la storia del canone biblico da Babilonia all’Egitto per arrivare a Lutero scoprendo come la Parola di Dio si è trasmessa preservandosi nei secoli.

Mi auguro che il parco non serva soltanto a coccolare per un giorno cristiani frequentatori di chiese da anni che vogliono essere intrattenuti piacevolmente perché ormai sono troppo annoiati ed assuefatti ai normali sermoni che ascoltano, ma non vivono.
Eppure tra i visitatori del parco ci sono senza dubbio persone che sperimentano Dio in modo genuino, adorano e piangono durante la Crocifissione, che per l’appunto è “l’intrattenimento” più atteso che si replica ogni sera alla chiusura.
A qualcuno è capitato che verso sera, mentre si apprestava ad uscire, alcuni addetti del parco chiedessero “ti fermi per la crocifissione?”, allo stesso modo in cui a Disneyworld ti chiederebbero se ti fermi per il gran finale con la parata dei personaggi di Topolino…
E allora si percorre la Via Dolorosa al suono dell’omonima canzone cristiana e si raggiunge il “Luogo del Teschio” (Golgota), dove Gesù viene crocifisso in stile The Passion… per poi risuscitare poco dopo ripresentandosi in vesti candide. Sarà anche un’esperienza commuovente, eppure qualcosa mi stona soprattutto considerando le centinaia di flash e video camere degli spettatori mentre si replica la sofferenza di Gesù…Ma Dio è grande e certamente può fare al di là di quello che pensiamo, davvero. E può anche capitare, se si è abbastanza fortun..opsss “benedetti”, di riuscire a intrufolarsi dietro le quinte, fare due chiacchiere con Gesù e scattare una bella foto di gruppo con Lui (al centro naturalmente!).
E’ tutto grandiosamente perfetto, come solo gli americani sanno fare e se capiterò in Florida certamente andrò di persona a sperimentare…prendendo tutto il buono che c’è. Magari mi sentirò per un attimo un po’ più “cristiano” acquistando una cravatta con i versetti biblici incorporati oppure gustando un cheesecake con decorazione di caramello a forma di croce. E magari potrei anche incontrare qualcuno di voi e potremmo farci insieme una bella foto ricordo con Lui.
Poi una volta usciti dal parco, ci guarderemmo negli occhi divertiti ma consapevoli che essere cristiani è tutta un’altra storia, la storia del Figlio di Dio, che ci ha tanto amati ed è sceso in terra per cambiare la nostra storia. La storia del vero uomo e vero Dio che è venuto nel mondo non per intrattenerci, ma per mostrarci la via in questa vita e in quella futura. La storia di Colui che ci ha detto: “Seguitemi” e “portate ogni giorno la vostra croce” anche se non sempre è comodo e divertente. Benvenga la creatività, ben vengano tutte le iniziative che con ogni mezzo ti avvicinano a Dio, sempre che sia ben chiaro all’evangelico medio come al profano che lo scopo del cristiano non è sopravvivere in questa vita intrattenendosi fino al paradiso, ma vivere una vita tale da attrarre molti altri al Signore con il profumo dell’amore di Cristo.
Come ha detto bene Shane Claiborne:
“Ho visto fin troppi potenziali credenti radicali farsi da parte perché non è stata prospettata loro una vita avventurosa e rivoluzionaria. (…) Sono convinto che se perdiamo dei ragazzi che si rivolgono alla cultura della droga, del materialismo, della violenza e della guerra è perché non li sfidiamo ad osare, non perché non li intratteniamo.”
(dal libro The Irresistible Revolution, cap. 8 pag. 226)
Links: Holy Land Experience (Sito principale) o date un’occhiata a questo video promo
Pace fratello,è da tanto che non ci sentiamo,come va?A presto e ti benedico alu
Interessante! Davvero!
Anche a me piacerebbe andarci, sarebbe “divertente”. La cultura moderna purtroppo o per “fortuna” (ops, queste parolacce cristiane 😉 è basata sulle emozioni o meglio sensazioni come strumento cognitivo più profondo, dall’età della ragione facciamo un passo indietro all’età infantile. Ha i suoi pro e i suoi contro.
Hai perfettamente ragione la vita cristiana è tutta un’altra cosa. Sono d’accordo ogni iniziativa del genere ha i suoi lati positivi e quelli negativi.
Anche mimi scenette e la stessa lode e adorazione della domenica sono diventati parte di questa subcultura evangelica della “rappresentazione” della vita cristiana, li apprezzo perchè sono un’artista, ma rimanendo critici (in modo sano) riconosco la superficialitá di certe esperienze. Queste esperienze “sensoriali” possono essere ottimi input di trasmissione della Parola, come un bel sermone, ma se non interiorizzate rimangono fini a se stesse: il bel sermone può essere stato solo un bel discorso pubblico, un monologo teatrale come la scenetta.
Hai ragione, c’è bisogno di una trasformazione interiore, dello Spirito Santo, che vuole lavorare in noi per vivere una vita vera, di azione, esempio e compassione, la vita santa che attiri persone a Cristo, non spettatori.
“Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa” (Prima lettera di Pietro 2:9)